Sono venuti a visitarci anche dei cari vecchi amici, insegnanti di yoga, Divya Chaitanya e Chandrika, seguiti da un gruppo di allievi. Ogni volta che vengono in India trascorrono il tempo a Rishikesh ma non mancano mai di passare da noi, almeno per un paio di giorni. Per gli allievi è stata la prima esperienza a Vrindavana e, come spesso accade, ha lasciato il segno. Leggendo i commenti che mi hanno mandato mi sono resa conto dell’impatto che questo progetto ha su chiunque, complice ovviamente l’atmosfera spirituale di Vrindavana.
Ecco cosa hanno scritto Samanta, Francesca e Gaia.
“Visitare la Sandipani Muni School non è visitare una scuola qualsiasi.
Quello che gli occhi hanno visto si può descrivere e si può vedere in uno scatto ma ciò che il cuore ha provato è difficile da riportare, si può solo sentire.
Quello che si vede sono tante bambine e ragazze con la voglia di esserci, di credere in un sogno che qualcuno da più o meno lontano le aiuta a realizzare.
Sono tante, davvero tante e accolte per tanti anni e questo ci fa capire quanto sia immenso e prezioso il lavoro che viene svolto qui.
Arrivano con mezzi diversi messi a disposizione ogni giorno dall’associazione, sono composte, con i loro zaini in spalla, capelli perfettamente raccolti nelle lunghe trecce, carinamente vestite con la loro divisa di una qualunque scuola.
Ma qui c’è molto di più….qualcosa di più profondo
Poi guardando meglio si possono scorgere gli occhi….
Occhi che ricevono tanto ogni giorno, non solo scuola , educazione e pasti tutti i giorni ma ricevono il senso della vita intera.
Non ci sono occhi tristi o infelici
Qui gli Occhi parlano di una rinascita.
Sono occhi che si ispirano al profondo, a ció che non c’è ma di cui ne percepiamo la presenza, occhi che parlano di possibilità, occhi che trasmettono la gioia infinita di esserci.
Occhi che si inchinano e pregano, occhi che cantano nel silenzio dei cuori, occhi che ascoltano una musica che sa di magica preghiera.
Occhi che danzano la danza della vita, quegli stessi occhi che all’improvviso ti tendono una mano e ti dicono senza parole “Grazie di essere qui perché questo fa si che anch’io esista”
Occhi di bambino come tutti noi siamo stati
Un’esperienza che vale una Vita intera. Grazie”
— Samanta
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“L’ultima tappa del mio viaggio in India. Approdare a Vrindavan è un’esperienza forte, un mix di sensazioni e stati d’animo ma soprattutto interrogativi. Primo fra tutti, come poter aiutare e da dove partire.
La visita alla Sandipani Muni School ed il lavoro che Nikunja e lo staff di FFLV svolgono quotidianamente per la comunità, mi ha dato risposte concrete.
La fede e l’istruzione sono la ricetta fondamentale che si può assaporare all’interno della scuola e negl’occhi lucenti delle bambine/ragazze che la frequentano.
Infatti è proprio attraverso l’istruzione e la consapevolezza delle proprie potenzialità, che le bambine potranno diventare donne libere ed indipendenti, protagoniste dello sviluppo culturale, ambientale e spirituale del loro paese.
FFLV svolge un altro importante servizio per la comunità di Vrindavan che è quello di distribuire giornalmente centinaia di pasti alle persone bisognose.
Vedere tutto questo mi ha riempito il cuore.
“Quello che facciamo è solo una goccia nell’oceano, ma se non ci fosse quella goccia, all’oceano mancherebbe.” (Madre Teresa di Calcutta)
FFLV è una goccia importante per Vrindavana e per la società indiana.”
— Francesca
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“Si fa fatica ad immaginare tutto il lavoro che c’è dietro ad una scuola come quella di Vrindavana, al di là dello smog e del caos, ho scoperto un’organizzazione profonda ed articolata, grazie alla quale bambine e ragazze, hanno la possibilità di costruire il loro futuro.
Mi sorprende a volte, come la forza di volontà di poche persone, possa determinare il futuro di tante altre.
Nei due giorni di visita alla scuola mi ha sorpreso come bambine ragazze ed insegnanti iniziano la giornata attraverso mantra, canti e balli, e ciò mi fa capire che ognuno è parte di un qualcosa di più grande che prende vita quando c’è collaborazione e cooperazione. È palese restarne affascinati quando si arriva da scuole occidentali, in cui la concezione di simili attività non è concepita.
Ma la cosa che mi ha colpito di più è la forza che c’è nei loro sorrisi, che arriva dritta al cuore e ti lascia un marchio che, quando non sei abituato, ti stupisce e richiede, almeno nel mio caso, riflessione.”
— Gaia