Mi chiamo Chiara e il mio nome yogico è Karuna Shakti. Quest’anno ho deciso di venire in India con la mia amica Samantha per intraprendere un viaggio spirituale che potesse arricchire il mio percorso yogico.
L’india ti insegna da subito che per essere felice non hai bisogno di tante cose se non di un tetto sopra la testa, un po’ di cibo al giorno e quella luce nel cuore che ti si illumina quando intraprendi un cammino spirituale, cose che nella vita di tutti i giorni diamo spesso per scontate.
Vrindavana è un luogo di grande download che schiude nuove consapevolezze. Un luogo in cui il Kirtan al tempio è così potente che a volte ti apre il cuore a mezzo per spezzare quelle redini che lo tengono ancora legato alla concezione materiale dell’esistenza.
Qui abbiamo avuto l’opportunità di conoscerce Maharani, una devota dolcissima che ci ha introdotto alla Scuola Sandipani Muni.
Al nostro arrivo abbiamo assistito alle preghiere e ai canti delle bambine, alcune già quasi ragazze. Questi canti mi sono entrati subito nel cuore risvegliando un sentimento di devozione profonda, pura ed innocente.
Le bambine ci hanno spiegato che cos’è per loro lo yoga, una pratica che aiuta a stare centrati, a focalizzare e controllare la mente e a percepire la presenza del divino in ogni cosa, così che possa essere una guida nella vita di tutti i giorni. È stato emozionante percepire in loro il senso di profonda chiarezza in questi aspetti.
Un insegnanento molto profondo che ho tratto da questa esperienza e’ stato il senso del Servizio.
Innanzitutto per svolgere davvero questo servizio abbiamo bisogno di comprendere i bisogni dell’altro mettendoci nei suoi panni, chiedendogli come possiamo soddisfarlo al meglio. Dobbiamo rimanere in ascolto per comprendere davvero, in un moto di compassione e comprensione.
In questo ascolto a volte si scopre che oltre a sfamare la bocca, le persone hanno semplicemente bisogno di un sorriso e di vedersi accanto un volto umano. E in quello sguardo si stabilisce un intesa nella dolcezza più profonda.
Io ho cercato di servire il prasada nel giardino della scuola con questa consapevolezza, aprendo il mio cuore alle persone che erano sedute ad aspettarlo.
Forse l’India ha insegnato più a me che a loro in questa esperienza.
Ho imparato inoltre che per capire l’altro dobbiamo vederlo con gli occhi del cuore, lasciando andare i ragionamenti e i preconcetti del passato. Solo così possiamo stabilire una comunicazione vera.
Il mio nome yogico è Narayani (Samantha alla nascita), tramite Jahnava Sundari dd ed il centro yoga Cintamani, sono entrata in contatto con il mondo del Bhakti yoga ed ho iniziato a seguire la Coscienza di Krsna con le sue pratiche e la sua filosofia di vita.
Il centro yoga per molti anni ha sostenuto il progetto della Sandipani Muni School e, per questo motivo, una volta arrivata a Vrindavana, non ho potuto non andare a visitare il posto per conoscerlo da vicino e farne una piccola esperienza.
Lavorando in Italia con donne in difficoltà socio-economiche, ritengo che un progetto di istruzione femminile sia di vitale importanza, perché ancora purtroppo in tutto il mondo, le donne tendono a vivere una condizione di marginalità e discriminazione in molti ambiti della società e della vita in generale.
Tramite Jhanava sono quindi entrata in contatto con Nikunja e Maharani, la dolcissima devota che guida le pratiche di yoga all’interno della scuola e che ci ha accompagnate in questa preziosa esperienza.
La commozione mi ha invaso nel vedere queste ragazzine cantare i nomi di Radha e Krsna davanti all’altare, insieme, all’unisono prima di iniziare le lezioni. Le loro voci pulite, intonate e potenti.
Ci hanno invitato a ballare in gruppo con loro e la potenza di questa pratica mi ha commossa profondamente.
La forte sensazione di unione, gioia e amore che si è percepita durante questo momento di glorificazione, dove niente è dato per scontato e dove per tutto si è grate.
Maharani che ci ha accompagnate, ha proposto alle studentesse che seguono il corso si yoga, di mostrarci un po’ di sequenze imparate in questi mesi e, dato che ci siamo presentate come insegnanti di yoga, sono state ben felici di praticare insieme a noi.
Il giorno successivo siamo invece andate a servire il pasto gratuito che FFLV cucina e serve, ogni giorno, per i bambini e bambine e le donne in condizioni di difficoltà economica del quartiere.
Ecco cosa è stata per me questa esperienza alla Sandipani Muni School, un esempio di compassione, che attraverso l’amore per il Divino, permette di agire attivamente, attraverso un progetto dove l’amore è alla base di tutto.
Da questo progetto, molte ragazze e bambine stabiliscono le basi per un futuro più libero, perché l’istruzione che tanto viene data per scontata in Occidente, è un privilegio del quale non ci si rende conto, ed è attraverso di essa, che si ha la possibilità di emanciparsi e liberarsi, acquisendo strumenti importanti per la propria vita, ma anche per relazionarci con gli altri e le altre e con il mondo in generale.
Ed è attraverso la compassione, ovvero l’amore in azione, che ci si può mettere accanto all’altro senza compatirlo, ma agendo attivamente in nome di una fonte superiore, facendoci canali di questo amore e portandolo nella vita di chi ci circonda, senza fare più distinzione tra anime.